Tg2 Post ha fatto centro un altra volta, dal suo lancio avvenuto quattro stagioni fa, di strada né ha fatta, la prima puntata andò in onda il 18 febbraio 2019 ( in esordio l’auditel registrò il 3.2% di share con 871.000 telespettatori), diventando grazie anche a Manuela Moreno, un punto di riferimento per i telespettatori più esigenti che vogliono informarsi sulla politica, attualità e ultimamente, agli avvenimenti legati alla guerra in Ucraina.
Quello della Moreno è un segmento orario molto difficile, l’access prime, dove generalmente il grande pubblico segue i game show durante la cena, nonostante tutto “Tg2 Post” è diventata una delle strisce quotidiane di politica più seguite della tv italiana.
La Moreno entra in Rai nel 1992, nonostante sembri una ragazza, sulle spalle ha anni di gavetta e duro lavoro, che le permettono una padronanza della scena come pochi, intanto perchè è una delle poche giornaliste Rai che è riuscita a scrollarsi l’impostazione da mezzo busto tipica dei Tg, e poi il suo eloquio e modo di intervistare rispettoso, mette a proprio agio i suoi ospiti.


Gli argomenti trattati dal format sono di estrema attualità, la conduttrice sempre sul pezzo e i risultati si vedono, nella puntata di ieri (15 giugno 2022), in onda dalle ore 21.00 alle 21.28, si è trattato il tema del salario minimo che sta infuocando la politica.
Ospite in studio il Segretario Generale della CGIL Maurizio Landini, a tre giorni dalla manifestazione nazionale, un focus sui pericoli di una eventuale bomba sociale, la precarietà e le diseguaglianze salariali, in studio anche il Direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano.


Per la cronaca ieri la trasmissione, in onda sulla seconda rete pubblica, ha segnato il 5.5% di share, incollando al video 968.000 telespettatori con punte oltre il 6.45%, eccellente risultato considerando il tipo di format, l’orario e le tematiche, strettamente di servizio pubblico.
Redazione