Nonostante sia ormai imminente l’inizio dell’Autunno meteorologico, l’Estate sembra ancora godere di una discreta forma.
Caldo in aumento dunque nei prossimi giorni con temperature che potrebbero tranquillamente raggiungere picchi intorno ai 34/35?C.
Ma vediamo di capire dove far? pi? caldo e quanto durer? questa ennesima fase climatica poco consona al periodo.
Tra luned? e marted? il quadro climatico sull’Italia sar? condizionato da un promontorio nord africano che porter? un generale rialzo termico. I valori massimi pi? elevati si registreranno al Sud, sull’area tirrenica del Centro e su molti settori interni delle due Isole maggiori, con punte prossime ai 35?C. Al Nord e sui versanti orientali del Centro le temperature risulteranno solo lievemente inferiori, con picchi massimi intorno ai 33/34?C.
Attenzione in quanto far? si soffrir? anche di notte nonostante le minor ore di luce favoriranno comunque una discreta diminuzione, con valori minimi non cos? elevati come nelle precedenti ondate di calore.
I primissimi giorni di settembre saranno caratterizzati da un peggioramento del tempo che dapprima interesser? l’Europa centrale e successivamente giunger? anche sul Mediterraneo e sulle nostre regioni, determinando temporali, piovaschi e anche un deciso calo delle temperature, inizialmente solo sulle regioni centro-settentrionali, poi anche al Sud. La fase instabile e pi? fresca sar? seguita da una temporanea rimonta dell’alta pressione (segnatamente tra il 5 e il 10 settembre) che potr? regalarci gli ultimi scampoli estivi: arriver? la tipica ?estate settembrina? caratterizzata da temperature gradevoli di giorno (fino a 30?C) e fresche di notte.
Ma successivamente cosa accadr?? L’autunno tenter? in tutti i modi di mettere alla porta l’estate. Dalla met? del mese in avanti prevediamo un susseguirsi di attacchi perturbati, dapprima lievi poi sempre pi? incisivi.
Le temperature subiranno un generale calo attestandosi sulla media del periodo e localmente addirittura al di sotto. Arriver? la prima neve sulle vette? Non la escludiamo sulle cime alpine (oltre i 2000 metri di quota), segnale inequivocabile di una prima vera svolta stagionale.
Redazione Meteo